DTM, acclività, esposizione dei versanti, fasce altimetriche

Il DTM, acronimo di “Digital Terrain Model” o “Modello digitale del terreno”, definisce una rappresentazione digitale tridimensionale delle forme naturali del territorio espressa come immagine, in cui ad ogni pixel corrisponde un diverso valore di quota.

La versione più recente del DTM di Regione Liguria è stato costruito a partire dai dati morfologici della C.T.R. - DB Topografico scala 1:5000 (II ed. 3D del 2007- passo 5 m), generando una rappresentazione del territorio “a triangoli” e in seguito interpolando dei valori di quota su tutto il territorio. Rappresentando un’immediata e fedele ricostruzione 3D del nostro territorio, il DTM consente anche a chi non ha specifiche nozioni di cartografia di rendersi facilmente conto dell’andamento delle particolari forme del terreno fino al più piccolo particolare di 5X5 metri.

Nel Catalogo Mappe regionale esistono anche una versione del DTM da C.T.R. sc. 1:5000 ed. 3D 1990/2006 - passo 5 m e una versione da C.T.R. Parco di Portofino sc. 1:2000 - ed. 2003 - passo 10 m elaborata a partire dai dati forniti dalla Compagnia Generale Riprese Aeree Parma.

Le informazioni sulla morfologia del territorio ricavate dal DTM di Regione Liguria sono state ricampionate a 10 m utilizzando un apposito programma di analisi geomorfologica per l’estrapolazione dei dati e ne sono state derivate le seguenti cartografie:

 

La Carta dell’Esposizione dei Versanti (9 classi sc. 1:10000 - ed. 2007)

È una mappa che descrive zona per zona l’orientamento rispetto ai punti cardinali di tutti i versanti del territorio ligure. Il risultato è una cartografia in cui ad ogni colore corrisponde una differente esposizione rispetto al Nord. L’esposizione di un versante indica la direzione verso cui guarda un pendio, fattore che determina variazioni di esposizione alla luce solare e ai venti che sono le condizioni che determinano la temperatura e l’umidità del suolo. Per questo motivo la carta delle esposizioni è di fondamentale importanza negli studi d’impatto ambientale, della determinazione del rischio d’incendio, di diffusione d’inquinanti volatili o dei punti più favorevoli all’installazione di pannelli solari e di pale eoliche.

Della carta esiste anche una versione ricavata da dati topografici Lidar (9 classi - scala 1:5000 ed. 2008) con precisione di circa un metro. L’elaborazione è limitata alle aree costiere.

 

La Carta dell’Acclività (7 classi sc. 1:10000 - ed. 2017)

I dati di origine sono relativi ad un periodo tra il 2003 e il 2007. Punto per punto è indicata l’entità dell’inclinazione del versante, misurata lungo la linea di massima pendenza. La pendenza è data dal rapporto tra la differenza di quota e la distanza tra due punti sulla superficie del DEM. L'acclività dell'intero territorio regionale è stata suddivisa in sette classi percentuali da 0% a > 100%: la pendenza del 100% corrisponde a 45°, mentre al valore corrispondente a un pendio verticale è stata assegnata una quantità fittizia pari a 9999; inoltre, per comodità di consultazione, è stato inserito anche il valore della pendenza in gradi corrispondente alla relativa pendenza percentuale. Il risultato è una cartografia in cui ad ogni colore corrisponde un differente intervallo di pendenza. Il fattore “acclività” rappresenta un elemento che condiziona in maniera determinante la stabilità dei versanti stessi perché guida l’azione della forza di gravità e di conseguenza anche la capacità erosiva delle acque di scorrimento superficiale.Di questa carta ne esiste anche un’edizione in scala 1: 10000 i cui dati di origine sono relativi ad un periodo tra il 2003 e il 2007.

 

Le Carta delle Fasce Altimetriche (sc. 1:10000 ed. 2007)

Le fasce altimetriche descrivono l'intervallo di quota dal livello del mare alla massima elevazione del terreno. Per esigenze di rappresentazione in legenda, gli intervalli sono stati raggruppati ogni 100 metri, mentre quelli reali sono di 25 metri. Per ogni classe di altimetria sono indicati i valori di quota minima e massima. Per l'elaborazione sono stati utilizzati i punti quotati, le curve di livello, il reticolo idrografico, la linea di costa e le scarpate del DB topografico per i lotti Arroscia-Armea e Genova-Portofino, mentre per il resto della regione i dati provengono dagli Strati prioritari. Per quanto riguarda la scala di rappresentazione, nel sistema di coordinate Gauss-Boaga, per effetto delle operazioni di elaborazione e di ricampionamento dei dati a 10 metri, si tratta di un valore prossimo al rapporto 1:10000.

Il DTM e le carte derivate sono tutte disponibile nel Catalogo Mappe regionale selezionando la categoria carte di base/quote e prodotti derivati del REPERTORIO CARTOGRAFICO.

Nel Catalogo Mappe Interno di Regione Liguria sono invece disponibili i modelli digitali del terreno derivati dall’elaborazione dei dati LIDAR e il modello digitale dei Fondali Marini.

Per quanto riguarda le cartografie derivate dal LIDAR sono state prodotte nell’ambito del Piano Straordinario di Telerilevamento del Ministero dell’Ambiente nel periodo 2009-2011 e si tratta dei seguenti livelli informativi:

  • DTM derivato da LIDAR (sc. 1:5000 ed. 2011)
  • DSM LAST derivato da LIDAR (sc. 1:5000 ed. 2011)
  • DSM FIRST derivato da LIDAR (sc. 1:5000 ed. 2011)

Nel caso del DSM (acronimo di “Digital Surface Model”) si tratta del modello digitale delle superfici naturali e antropizzate risultante dalla prima riflessione dell'impulso laser, che tipicamente comprende le chiome degli alberi. In ambedue i casi (DTM e DSM), i dati sono derivati da elementi a maglia quadrata di lato 0.00001 gradi forniti dal Ministero e originati dai rilievi in formato Ias nel Sistema di riferimento Geografico ETRS89. Sono stati quindi convertiti nel Sistema di riferimento Piano Gauss-Boaga, mosaicati e ritagliati secondo l'ingombro degli squadri regionali 1:5000 per una migliore fruizione. La copertura del interessa tutta la fascia costiera della Regione e per buona parte il territorio interno in corrispondenza delle principali aste del reticolo idrografico.

Per quanto riguarda le cartografie dei fondali marini, i dati batimetrici necessari per la realizzazione del DTM sono stati derivanti da campagne di prospezione dei fondali liguri eseguite con strumenti multibeam e sono stati organizzati come griglie regolari di punti con associate le informazioni di latitudine, longitudine e quota. Dalle griglie di punti sono stati ottenuti modelli digitali della morfologia del fondale marino

Le cartografie disponibili sono le seguenti:

  • Il DTM - Modello digitale del fondale marino con risoluzione variabile tra 2 e 0.5 m (sc. 1:5000 ed. 2017)
  • Isobate derivate dal Modello Digitale del fondale marino a risoluzione variabile tra 2 e 0.5 m (sc. 1:5000 ed. 2017)
 
 

Regione Liguria - Piazza De Ferrari 1 - 16121 Genova

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